
Nella prossima primavera si terranno a Savona le elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale e per l’elezione del Sindaco. Il gruppo spontaneo “Il Rosso non è il nero. Quelli della Rebagliati” da alcuni mesi sta lavorando per cercare di porre al centro del dibattito l’idea di un nuovo progetto per la Città attorno al quale costruire una alleanza progressista ampia ed articolata. Negli articoli e negli interventi che seguono cercheremo di approfondire i vari aspetti del progetto, fornire contributi per la costruzione di un programma di governo e aprire un dialogo con i cittadini ed i rappresentanti delle altre forze politiche, sociali e culturali.
I compiti della Sinistra savonese.
“La sinistra savonese deve recuperare la capacità di immaginare un futuro diverso per la Città, per risollevarla dalla fase di declino che sta attraversando. In questa direzione la prossima scadenza elettorale per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale rappresenta soltanto un primo passo verso una visione di “pensiero lungo”, che ridisegni il volto di Savona nei prossimi decenni, facendola nuovamente diventare una città socialmente viva e bella. Si tratta quindi di promuovere la presenza della sinistra nella prossima competizione elettorale in un afflato di grande respiro ideale nel quale ritrovare anche le proprie radici ed il senso di un’appartenenza. Il nostro primo obiettivo, naturalmente, è quello di battere la destra e la sua attuale, rissosa e fallimentare gestione amministrativa”.
Così può essere riassunto l’esito complessivo dell’assemblea, molto partecipata, svoltasi presso la SMS Fornaci l’8 gennaio e promossa dal gruppo “Il rosso non è il nero – Quelli della Rebagliati” assieme con i firmatari del documento già presentato a suo tempo con il titolo “Sinistra Savonese, unità e progetto” . Avanziamo quindi un’idea di Progetto per la Città sul quale sarà necessario lavorare a fondo attorno ad alcuni assi portanti che già sono stati individuati: la comprensorialità, il decentramento, il potenziamento della struttura socio – sanitaria; la portualità e le infrastrutture; l’innalzamento della qualità della vita e della condizione urbana anche in vista delle potenzialità di nuova residenza che saranno offerte dalle nuove forme di lavoro; il recupero dell’immediato entroterra. La sinistra savonese deve esprimere il proprio massimo potenziale unitario all’interno della coalizione per cui vanno avanzati due punti distintivi che è indispensabile concretizzare. In primo luogo occorre un progetto autonomo, sulla base del quale costruire la presenza politica ed elettorale all’interno della coalizione. Inoltre la sinistra savonese deve uscire da un ambito di semplice testimonianza sviluppando il senso del massimo dell’unità fra tutti i soggetti che ne fanno parte senza concedere spazio a velleità di mera rappresentanza soggettiva, con l’intento di esprimere una forza politica e amministrativa di governo; la sinistra, in altre parole, deve ricercare la via per rappresentare l’insieme della complessità sociale e dell’identità territoriale della Città pur comprendendo le difficoltà di rappresentanza che si incontrano in questa difficile fase storica.
Nell’occasione è emersa chiaramente la proposta di una presenza all’interno della competizione elettorale, da realizzarsi attraverso la promozione di una lista aperta della “Sinistra Savonese”.
La lista dovrà far parte di quella coalizione democratico – progressista per la quale stiamo lavorando da tempo, avendo individuato il “Patto per Savona” presentato da Marco Russo come punto di riferimento.
La proposta complessiva che il “Patto” presenta, collegata alla candidatura di Marco Russo, ci appare l’ipotesi politica più adatta per realizzare un' alleanza larga e fortemente rappresentativa sul piano politico e sociale allo scopo di contrastare una destra che ha dimostrato in questo quinquennio la sua completa incapacità di governo.
Su queste basi,qui sinteticamente espresse, proseguiremo il nostro impegno al fine di realizzare in tempi rapidi gli intenti che sono stati fissati dall'Assemblea.
Allo scopo di raccogliere, organizzare e promuovere le idee ed il progetto per la Città e di ritrovare le ragioni di una appartenenza abbiamo costruito un sito internet (www.sinistrasavonese.it) aperto ai contributi ed alla collaborazione di tutti gli interessati.
GRUPPO SPONTANEO “QUELLI DELLA REBAGLIATI – IL ROSSO NON E' IL NERO” FIRMATARIE E FIRMATARI DEL DOCUMENTO “SINISTRA SAVONESE UNITA' E PROGETTO”
Savona: un richiamo alla sinistra, progetto e unità
Nelle grandi difficoltà, morali e materiali, che ci sta procurando l’emergenza sanitaria Savona si sta avviando alle elezioni comunali, che dovrebbero svolgersi nella primavera del 2021. E’ urgente avviare una proposta concreta di svolta nella progettazione del futuro: serve una visione alternativa rispetto al trascinarsi di questi anni in un declino prima di tutto culturale e poi demografico, economico, addirittura morale. A sinistra occorre aprire un discorso unitario per arrivare alla costruzione di una alleanza molto ampia di carattere democratico e progressista, raccolta attorno ad una candidatura che offra la prospettiva di un reale cambiamento: un’alleanza che al suo interno registri la presenza di una lista di sinistra fortemente ancorata ad un progetto, con precisi riferimenti sociali, in grado di costituire un fattore trainante nella contesa contro la destra. Dagli incontri fin qui svolti si può affermare come si presentino serie prospettive per andare avanti verso questo obiettivo e non arrenderci all’ineluttabile per una Città privata della Banca, della Camera di Commercio, dell’Autorità Portuale e financo della squadra di calcio. I filoni di intervento possibile sono quindi quelli di: 1) una progettualità comprensoriale orientata soprattutto sull’obiettivo di rendere le infrastrutture (ferroviarie, stradali) adeguate a recuperare un rapporto diretto tra Piattaforma, Porto, Città. Sul piano comprensoriale comprendendo di conseguenza la Val Bormida deve essere affrontato anche il tema dell’area di crisi complessa, al riguardo della quale Savona deve portare avanti un ruolo di primaria importanza senza estraniarsi. Nello stesso tempo il quadro fornito da una progettualità e da un riferimento anche amministrativo deve risultare fondamentale per affrontare il livello di relazione anche con l’Ente Regione e proporre un recupero di ruolo per la Provincia nell’ottica di una gestione pubblica dei beni comuni; 2) il ritorno ad una capacità di relazione tra centro e periferia, partendo dalla necessità di recuperare “strappi” sul piano urbanistico per puntare ad un equilibrio nel decentramento cittadino laddove emergano anche elementi di nuova capacità di rappresentanza sociale all’interno dei quartieri; 3) Il dopo-emergenza sanitaria vedrà il determinarsi di condizioni inedite sul piano della richiesta di vivibilità, sicurezza, salute. La questione della sanità attorno ai due punti della difesa dell’Ospedale San Paolo e del recupero della territorialità si dimostrerà assolutamente prioritaria. 4) Occorre inoltre considerare fenomeni di grande importanza come il presentarsi di un arretramento strutturale nel fenomeno del turismo di massa, sia la necessità di rendere la Città attrattiva alle nuove forme di lavoro imperniate sullo smart-working. In questo senso si reclama un vero e proprio mutamento di paradigma con un passaggio dal turismo di transito al ritorno di una richiesta di vita cittadina in pianta stabile, attraverso la quale si potrebbe ricominciare a pensare ad invertire il trend demografico. Questo dato richiede un punto di riflessione particolare: servirà attenzione all’arredo urbano; sarà necessario puntare su di un alto standard di qualità abitativa ( pensiamo alle migliaia di case sfitte);diventerà urgente il recupero dei contenitori storici da utilizzare per molteplici funzioni e in specifico in raccordo con l’attività culturale; si dovrà modificare l’offerta commerciale, culturale, del tempo libero, (pensiamo all’utilizzo delle colline nell’immediato entroterra in funzione sportiva e di diporto) mentre la gestione della sicurezza dovrà privilegiare la prevenzione del disagio sociale. 5) Dovrà essere rivista e potenziata la macchina comunale rispetto a settori strategici nel frattempo abbandonati, quindi servirà una grande attenzione alla pianta organica nei suoi punti deboli, rispetto alla necessità di una ridefinizione complessiva. Ci rivolgiamo dunque a tutti i soggetti schierati a sinistra perché si addivenga, in tempi brevi, a verificare la possibilità di un incontro nel quale porre con precisione l’obiettivo di una presenza forte e unitaria della sinistra nella prossima competizione elettorale attorno a un progetto comune e a un’ampia alleanza contro la destra.
Primi firmatari
Sergio Acquilino, Renato Allegra, Franco Astengo, Alba Barabino, Marina Bertolini, Maria Bolla, Monica Bonifacino, Maria Gabriella Branca, Michele Brosio, Giovanni Burzio, Maria Teresa Carbone, Gabriele Catalano, Daiana Cauteruccio, Gianni Cazzola, Alberto Delfino, Mirella De Luca, Fulvio De Lucis, Irma Dematteis, Franca Ferrando, Antonio Ferro, Biagio Giordano, Jacopo Marchisio, Mimmo Marchisio, Bruno Marengo, Emanuela Miniati, Mario Noberasco, Franco Perrone, Francesco Pisano, Pino Raimondo, Adalberto Ricci, Claudio Tagliavini, Giancarlo Torello, Sergio Tortarolo, Antonio Vallarino, Dilvo Vannoni, Mario Vignola, Maria Rita Zanella
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