
Un dialogo per superare le vecchie divisioni. Il 21 gennaio 1921, a Livorno, con la nascita del Partito Comunista d’Italia, si consuma la scissione tra comunisti e socialisti, che da allora rimarranno separati, anche se a volte alleati, fino alla loro trasformazione o dissoluzione avvenuta negli anni dal 1989 al 1994. A distanza di 100 anni esatti da quell’evento, che ha segnato la storia politica italiana del secolo scorso, ci si interroga ancora sulle ragioni che lo hanno determinato, ma, soprattutto, se è possibile oggi proporre un superamento di quella divisione. In queste pagine, prendendo spunto da un immaginario dialogo tra i due principali rappresentanti di quelle correnti politiche, Antonio Gramsci e Giacomo Matteotti, entrambi martiri del Fascismo, vogliamo gettare le basi per un dialogo che aiuti finalmente la sinistra a ritrovare se stessa.
Soggettività politica
di Franco Astengo Nel corso della riunione della Presidenza dell’ARS svoltasi il 9 febbraio è stato affrontato ,con proposito di forte impegno, il tema della soggettività politica della sinistra italiana. Si tratta di un punto decisivo che da diverse parti […]
Rilanciare con forza l’idea del dialogo Gramsci – Matteotti e del socialismo della finitudine
di Franco Astengo Sono ormai innumerevoli i ricordi giornalistici e letterari riguardanti il centenario del congresso di Livorno del PSI, gennaio 1921, quando si sancì la separazione dei due grandi rami della sinistra storica italiana, quello socialista e quello comunista. […]
Ricucire lo strappo
di Franco Astengo “Ricucire lo strappo” così Ezio Mauro conclude una sua intervista rilasciata a Simonetta Fiori e pubblicata dal Venerdì di Repubblica (20 Novembre): intervista dedicata al suo nuovo libro “Dannazione” nel quale racconta il congresso socialista di Livorno […]