Skip to content

Sardine

di Dilvo Vannoni

Le Sardine hanno svolto un prezioso ruolo nel contrasto alla vera e propria barbarie imperante durante il Conte1. Hanno saputo “levare il tappo” alla ribollente protesta ed indignazione solo serpeggiante nel paese, visto che – duole dirlo – soggetti preposti di vario tipo non hanno saputo o peggio voluto porvi mano.

pur nei limiti congeniti ad un movimento sono state capaci di alzare il tiro su questioni varie (partecipazione, civiltà del fare politico, antifascismo e democrazia, ambiente, emigrazione), spingendosi a scegliere il pur ampio, complesso, articolato e diviso campo di centro-sinistra — sinistra (ben a differenza di taluni altri x i quali destra e sinistra pari sono).

Mi fa piacere che -dopo l’inevitabile riflusso (francamente condito con qualche scivolone) anche causa covid- le sardine riprendano slancio e contribuiscano, sentendosene parte, al rilancio di una sinistra plurale che ricomprenda (sempre che lo vogliano) comunisti, socialisti, ambientalisti, sinistra sociale e“variegata” (mi si passi il termine certo non spregiativo).

L’obiettivo è quello di recuperare alla politica un fare civile ed anche educato, rilanciare l’antifascismo come valore fondante di una repubblica laica (l’adesione delle Sardine alla raccolta di firme “Stazzema” mi ha fatto molto piacere), la lotta all’evasione fiscale, l’ambiente ed il lavoro (questi ultmi con una loro difficile “quadra” che potrebbe essere l’eco-sostenibilità), l’emigrazione come fattore di solidarietà, una politica di pace non di armamenti (nella sua autorità morale il Pontefice ancora pochi giorni fa si è così espresso), la questione morale cioè austerità e serietà nel buon governo, la conseguente lotta alle mafie. A proposito di barbarie è tristemente di attualità la lotta alla violenza in specie contro le donne.

Questo mio non è un lungo elenco quanto le cose che dovrebbero costituire motivo di unità d’intenti e d’azione.

Proprio a proposito della raccolta di firme “Stazzema”, questa iniziativa ha costituito a mio parere un buon esempio di unità e mobilitazione.

Avrai notato come l’iniziativa sia partita un po’ in sordina, coinvolgendo sul territorio passo dopo passo sezioni anpi, acli, sms e circoli arci, sardine, sindacati, partiti vari (da rifondazione a sinistra italiana, al pd ai socialisti, ai 5 stelle), associazioni varie. Moltissimi si sono recati a firmare direttamente nei comuni di residenza. Molti ci hanno messo la faccia (nel vero senso della parola, con un selfie), molti hanno levato il pugno chiuso, chi la V di vittoria, chi un semplice saluto od un sorriso o con una frase sulla Resistenza (bella ciao la più gettonata). Un mondo vario ma rispettoso delle differenze eppure unito su valori positivi. C’è già chi ha proposto di mantenere i contatti formatisi con questo gruppo FB.

Nonostante la cosa abbia sostanzialmente preso campo dal basso molti volti noti hanno aderito e firmato (Benigni, Rosy Bindi, Scanzi, sindaci, etc).

Ecco secondo me c’è bisogno di una similare piattaforma che attraversi il paese in tutte le sue località ed articolazioni, con una forte connotazione dal basso ed unitaria. Solo così il nostro paese potrà riscuotersi anche dall’apatia nella quale purtroppo è ricaduto. Dunque con una forte mobilitazione (convinta e continuativa non già sola reazione ed indignazione contingente) l’Italia può rimettersi sulla giusta carreggiata evitando di essere consegnata (senza nemmeno lottare un pochino) alle destre i cui disvalori sono ben noti.

Foto di purple_sparrow_art da Pixabay

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *